DESCRIZIONE
Alla basilica a tre navate si sostituisce un nucleo centrale a pianta ottagonale, sormontato da una cupola e poggiante su otto pilastri e archi.
Quando si entra nella basilica di San Vitale lo sguardo viene catturato dagli alti spazi, dalle stupende decorazioni musive dell'abside, dagli ampi volumi e dagli affreschi barocchi della cupola. Forse per questa tensione verso l'alto non si nota un piccolo e meno noto gioiello.
Nel presbiterio, proprio di fronte all'altare, su un lato del pavimento ottagonale è rappresentato un labirinto. Le piccole frecce partono dal centro e attraverso un precorso tortuoso si dirigono verso il centro della Basilica. Nei primi anni della cristianità il labirinto spesso era usato come simbolo del peccato e del percorso verso la purificazione. Trovare la via d'uscita dal labirinto è un atto di rinascita.
Una volta completato il percorso del labirinto del pavimento di San Vitale si possono alzare gli occhi verso l'altare e contemplare i mosaici, tra i più belli della cristianità.
INTERNO
Lo spazio all’interno è diviso in tre ordini:
il vano centrale, quindi un anello successivo formato da sette esedre delimitate da grandi pilastri in marmo e dalle colonnine, infine un ambulacro (corridoio tra il colonnato e la cella del tempio periptero)ottagonale, che inizia e finisce nel presbiterio.
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Il chiostro ha sostituito l’originario quadriportico e uno dei suoi lati è occupato dal nartece, una specie di vestibolo addossato alla facciata delle chiese.
I capitelli sono ad imposta ricoperti di delicati trafori.
Al di sopra i pulvini(1) presentano coppie di agnelli affrontati ai lati di una croce e coppie di volatili che bevono.
Coppie di capitelli imposta sono posti anche sulle colonne delle finestre che si aprono sul matroneo. A Nord in particolare si segnalano i due capitelli del tipo "increspato".
Al di sopra del livello degli archi del matroneo(2) si innalza il tiburio(3) aperto da finestre di tipo paleocristiano. Al di sopra la cupola ridipinta nel XVIII secolo, ma che doveva essere ricoperta di mosaici.
I pilastri che separano le esedre sono ricoperte da lastre di marmo multicolore di grande bellezza.
Al livello del matroneo i pilastri diventano scanalati.
Le colonne inferiori delle esedre hanno interessanti capitelli imposta dalle facce scolpite con piccole palme.
La parte più importante della chiesa è il presbiterio che conserva intatta la sua magnifica decorazione.
Il cilindro absidale è occupato da un sedile continuo che termina nella sedia episcopale.
Di fronte un mosaico raffigurante un tralcio rigoglioso popolato con pavoni ed altri uccelli.
L’altare è decorato con una lastra marmorea di origine bizantina raffigurante due agnelli ai lati di una croce.
LA VOLTA
La volta è divisa in quattro vele uguali a due a due, in cui festoni, foglie, frutti e fiori si popolano di volatili da soli o in coppia.
Alla base di ciascun festone, che delimita una vela dall'altra, si trova un pavone che fa la ruota e poggia le zampe su un globo azzurro sorretto, a sua volta, da piedistalli con motivi fitomorfi e zoomorfi.
La decorazione delle vele si svolge alternativamente su sfondo oro e verde.
Al centro della volta, dentro un clipeo azzurro, si trova l'Agnus Dei circondato da ventisette stelle d'oro e d'argento.
Il clipeo è sorretto da quattro angeli tutti vestiti di bianco, col capo cinto da nimbi dorati, rappresentati frontalmente, con ali brune e braccia alzate nel gesto di sorreggere il clipeo. Poggiano i piedi su un globo azzurro a sua volta "sorretto" da girali fitomorfi.
L’ABSIDE
Al centro dell'abside si trova Cristo seduto sul globo del mondo e affiancato da due angeli. Al di sotto, da una roccia sgorgano i quattro fiumi del Paradiso. Cristo è raffigurato giovane e senza barba, secondo un'iconografia tardo-antica.
Alla Sua destra San Vitale, vestito come un dignitario bizantino, riceve la corona di martire e alla sinistra il vescovo Ecclesio offre il modello della chiesa.
Ai lati dell'abside si trovano i mosaici più famosi e sorprendenti di S. Vitale:
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TEODORA E IL SUO SEGUITO
A destra è raffigurata in posizione frontale la regina Teodora, preceduta da due dignitari e seguita dal suo corteo. Le figure sono disegnate senza profondità, sollevate dalla dimensione terrena per assurgere ad un livello divino, stato simboleggiato anche dall'aureola.
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GIUSTINIANO E IL SUO SEGUITO
Dalla parte opposta ,una composizione simmetrica raffigura Giustiniano che offre i suoi doni, preceduto da rappresentanti del clero tra cui il vescovo Massimiano si accinge a consacrare la chiesa. Dietro di lui alcuni dignitari e soldati della guardia imperiale.
Molto ben conservato sono anche i mosaici del pavimento della basilica. Quello dell'anello esterno è costituito da ampi brani in mosaico.
Gli schemi decorativi sono in gran parte geometrici mentre nei segmenti triangolari di raccordo spesso sono raffigurati tralci uscenti da cantari.
Composizione a raggiera sottolineano l'andamento delle esedre.
Nello spazio centrale invece i pavimenti sono in gran parte costituiti da commesso (particolare tecnica di lavorazione di marmi e pietre dure) di marmi colorati.
NOTE
1. pulvino: elemento architettonico sovrapposto al capitello, con funzioni strutturali, ma talvolta anche decorative.
2. matroneo: galleria riservata alle donne che corre su ciascuna delle navate laterali delle basiliche paleocristiane e romaniche.
3. tiburio: struttura esterna che copre la superficie curva della cupola.