LA PIANTA
La pianta ottagonale, originariamente era preceduta da un quadriportico, oggi perduto. Di esso rimane un'ardica a tenaglia, insolitamente disposta non in asse con l'ottagono, ma tangente a uno spigolo della pianta centrale. Sia la forma sia la disposizione del nartece di San Vitale rappresenta una soluzione funzionale e simbolica insieme.
Funge da accesso monumentale alla chiesa, da filtro tra esterno (mondo terreno) e interno (mondo divino), ma denota anche una chiara funzione psicologica sul visitatore che entra.
Gli ingressi, infatti, sono diversi e accompagnano differenti percorsi. I primi due percorsi sono quelli corrispondenti agli intercolumni più estremi e presso le due absidiole: due porte laterali non permettono l’accesso diretto alla chiesa, ma conducono nelle torri scalari, gli accessi che anticamente erano riservati alle donne per salire ai matronei. Nella parte più centrale del portico si aprono altri due ingressi: attraverso quello di destra ci si trova nel deambulatorio.
Qui si ha la percezione di uno spazio circolare e si è portati a girare nella galleria anulare. Entrando nell'ingresso di sinistra ci si trova in asse rispetto al corpo della chiesa e direttamente davanti al presbiterio. Qui si ha la percezione di uno spazio longitudinale.
Avanzando verso il centro della chiesa si avverte infine la disposizione radiale e centralizzata dello spazio. Tutto concorre a creare un'impressione di spaesamento e disorientamento nel fedele che entra.